il Blog di Testimonianze

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martedì 3 febbraio 2009

Ernesto Balducci su Giorgio la Pira



Ernesto Balducci, in un'intervista televisiva alla Rai, parla della figura di Giorgio la Pira.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Sindaco di Firenze professor GIORGIO LA PIRA
contro gli appalti e a favore della legge sul divorzio.

Fu da DELIBERA CONSILIARE del 5 ottobre 1964 n. 5555/710/C contro gli APPALTI del Dazio (Imposte di Consumo) a far psichicamente morire il Sindaco di Firenze professor Giorgio La Pira. Fu infatti soprattutto per questa delibera che egli fu costretto, per me, a dare le dimissioni da Sindaco il 14 febbraio 1965: la carica a lui congeniale e che amava più di ogni altra cosa. La morte psichica, cioè la perdita di entusiasmo esistenziale per non trovarsi più alla guida di Firenze, produsse poi lentamente quella materiale avvenuta i 5 novembre 1977 (cfr. DOCUMENTAZIONE di GIOVANGUALBERTO CERI pubblicata nella rivista “Sotto Il Velame” di Torino, dell’Associazione Studi Danteschi e Tradizionali, diretta da Renzo Guerci, n. VI Il Leone Verde Edizioni, Torino, Settembre 2005, pp. 147 -163). Questa è la mia opinione.
Fino al momento della chiusura della Causa per la Sua beatificazione di questo episodio, purtroppo, non se ne è parlato.
Io incontrai La Pira a “Note di Cultura” sul finire degli anni ’60 e mi parve assai contrariato, rattristato, del fatto che la sinistra avesse continuato ad insistere tanto su questa sua linea politica contro gli APPALTI del Dazio continuando a portare sempre per vessillo, ancora dopo qualche anno dalle sue dimissioni, proprio il suo nome. L’episodio contribuiva a renderlo inviso, come futuro Sindaco di Firenze, davanti a coloro che avrebbero dovuto caldeggiare, o promuovere di nuovo, la sua candidatura. Di questo “delitto” oggi mi sento anch’io corresponsabile. Vorrei potermi augurare che ne sia valsa la pena, visto che condusse poi all’attuale regime di imposta I.V.A. NON APPALTABILE. Comunque perché ancor oggi tacere se fu questa la situazione che lo fece tanto soffrire? Perché dimenticarsela?
Doveroso ricordarsi anche che sul finire del dicembre 1970 il professor Giorgio La Pira finalmente si convinse anche ad essere a favore del mantenimento della Legge n. 898 del 1/12/1970 sul divorzio, conseguentemente andando a ritirare la sua precedente firma a favore del Referendum abrogativo.
Firenze, 8/11/2009
Giovangualberto Ceri

Anonimo ha detto...

La P2 scoprì che un regime dittatoriale può essere anche scomposto in tre o quattro pezzettini in maniera che possa essere percepito dai cittadini come ordinamento democratico. Orbene il BIPARTITISMO, con PREMIO DI MAGGIORANZA al 51 % e, infine, con NOMINA DIRETTA DEI PARLAMENTARI da parte dei partiti politici, è di tutta evidenza un regime dittatoriale percepito per ora, dai più come democratico. Chi sono i dittatori? In teoria le due segreterie dei partiti politici del bipartitismo e, in pratica, quel partito che ha ottenuto per legge il 51% dei deputati.
Io ho poca fiducia nella magistratura. La riprova storica è che abbiamo avuto bisogno, ad un certo punto, di istituire il GIP. Ma che bisogno c'era se la magistratura avesse funzionato? Tuttavia meno male che, almeno lì, diversi credono ancora al proprio ruolo e al giuramento fatto. E lo stesso potremmo dire anche della polizia giudiziaria. Ma in questa incertezza chi può garantirci, anche in Italia, che non possa risuccedere quello che già successe al G8 di Genova in cui, per me, non poteva non esserci lo zampino anche della politica?
Ma non l'avete ancora capito? Per impedire le disposizioni coercitive sul FINE VITA basta riproporre DANTE la cui Divina Commedia è stata paragonata da papa Benedetto XV nel 1921, simile ad un nostro QUINTO VANGELO. Dante addirittura MALEDICE (Convivio, IV, V, 9) quei CRISTIANI che non vedono nel paganesimo classico il presupposto per un autentico cristianesimo. Per sfondare bisogna ritornare al classicismo. come diceva F. Nietzche. Il pagano Catone l'Uticense, posto da Dante a guardia della risalita di tutte le anime del Purgatorio, risulta infatti a favore della libertà in generale e, specificatamente, di quella che consente il divorzio e il suicidio, e quindi l'eutanasia e l'aborto (Pur., I, 70 - 87).
Cfr. anche YOUTUBE: http://www.youtube.com/watch?v=wV4vEG15yjA. Per gentilezza controllare.
Viva i 150 anni dell’Unità dell'Italia !!!
F.to Giovangualberto Ceri

Giovangualberto ceri ha detto...

DA ERNESTO BALDUCCI, A GIOVANNI MARIA VANNUCCI ED ENRICO BARTOLETTI.

FINTANTO CHE NON SI UNIRÀ L’AVVINCENTE PENSIERO LOGICO-DIALETTICO SULLA PACE DI PADRE ERNESTO BALDUCCI, SCOLOPIO E AUTORE DELL ' "UOMO PLANETARIO", A QUELLO PIÙ PROFONDO E MISTICO-RELIGIOSO DI PADRE GIOVANNI MARIA VANNUCCI, O.S.M. E INVENTORE DE' "IL LIBRO DELLA PREGHIERA UNIVERSALE", LE PROSPETTIVE DI PACE NEL MONDO NON POTRANNO CHE RIMANERE STERILI. METTIAMOCELO BENE IN TESTA!!! SOLO L'AVVICINAMENTO DEL PENSIERO DEI DUE, DEL BALDUCCI E DEL VANNUCCI, CIOÈ DELLA SANA DIALETTICA DA UNA PARTE, E DELLA SACRA LITURGIA DI TUTTE LE RELIGIONI DALL'ALTRA, PUÒ FAR RISCOPRIRE IL VERO ED AUTENTICO SPIRITO DI PACE CHE ANIMÒ IL CONCILIO VATICANO II E CHE SCOMPARVE, PURTROPPO, CON L’ARRIVO DI PAPA KAROL WOJTYLA. UN TALE RIAVVICINAMENTO RIPORTEREBBE ANCHE ALLA LUCE, SIA PUR CON GRANDE TIMORE DA PARTE DEL VATICANO, IL PENSIERO E L'ATTIVITÀ DI MONSIGNOR ENRICO BARTOLETTI, IL MAESTRO, ALLA C.E.I., DI MONSIGNOR ALBINO LUCIANI ( “MAESTRO” DI LUCIANI, PER DICHIARAZIONE, FATTA A ME, DA PARTE DELLO STESSO BARTOLETTI). DEL RESTO, I TRE, IL BALDUCCI, IL VANNUCCI E IL BARTOLETTI, NELLA FIRENZE DEL DOPOGUERRA SI CONOBBERO BENE E CREDO SI STIMASSERO, MENTRE FURONO TUTTI E TRE EPURATI, E CON LA STESSA MOTIVAZIONE, AI TEMPI DELL'INNOCENTE, MA POCO ACCORTO, CARDINALE ERMENEGILDO FLORIT INVIATO SPECIALE DEL VATICANO. IL MESSAGGIO PROPOSTO DAI TRE È BEN PRESENTE ANCHE IN DANTE ED ANZI CON ANCOR PIÙ FORZA INCISIVA, MENTRE EMERGERÀ IN MANIERA FOLGORANTE APPENA NOI, O GLI ESEGETI UNIVERSITARI SDOTTOREGGIANTI SUL BALDUCCI, “AZZARDERANNO” DI INDICARE NELLA DECIMA SCIENZA DELLA “TEOLOGIA” DANTESCA, STRETTAMENTE COLLEGATA ALLA NONA SCIENZA MEDIEVALE, COSTITUITA DALLA PAGANA FILOSOFIA DI PITAGORA E DALLA CRISTIANA MORALE FILOSOFIA, NON PIÙ LA TEOLOGIA RAZIONALISTA DI SAN TOMMASO D’AQUINO, MA LA SACRA LITURGIA CRISTIANA UNITAMENTE A QUELLA PAGANA (CONVIVIO, II, XV, 12; II, XIII, 8) E, PERCIÒ, UNITAMENTE ANCHE QUELLA DI TUTTE LE ALTRE RELIGIONI COME, APPUNTO, AVEVA INDICATO IL VANNUCCI. DOVREBBE POI ESSERE NOTA L'AMICIZIA e la CONVERGENZA FRA LA PIRA e Mons. BARTOLETTI anche su questo tema. F.TO GIOVANGUALBERTO CERI.