il Blog di Testimonianze

Testimonianze Blog è una "rivista aperta" un luogo in cui riflettere, discutere e proporre.

giovedì 29 novembre 2007

Arrestato a Teheran l'avvocato Bahramian, difensore dei giornalisti dissidenti del regime iraniano

Da "Information Safety and Freedom" apprendiamo che all'aeroporto di Teheran, al momento della partenza per l'Italia (dove avrebbe dovuto partecipare, il 30 Novembre, alla manifestazione per il premio giornalistico "ISF-Città di Siena" e, nel pomeriggio, all'incontro con il Consiglio regionale della Toscana), l'avvocato Khalil Bahramian è stato arrestato. Gli è stato anche ritirato il passaporto. Khalil Bahramian, già difensore del "dissidente" Akbar Ganji, difende anche i due giornalisti curdo-iraniani Adnan Hassanpour e Hiwa Boutimar, incarcerati per "attività sovversive" (uno dei quali- Assanpour- condannato alla pena capitale).
La delegazione che rappresenta Adnan e Hiwa (e, a questo punto, anche l'avvocato arrestato), conferma la sua presenza in Toscana il 30 Novembre.
E' importante fare dell'incontro (promosso dalla presidenza e dalla commissione cultura del consiglio regionale) con i parenti e gli amici di questi "prigionieri di coscienza" ( ore 16.00 del 30 Novembre, Sede del Consiglio regionale, Sala del Gonfalone, Via Cavour, 4- Firenze) un momento forte e partecipato di solidarietà che riconfermi la battaglia di principio contro la pena capitale e per la riaffermazione dell'universale valore dei diritti umani.

Severino Saccardi
Consigliere regionale
Direttore di "Testimonianze"

mercoledì 28 novembre 2007

I pareri sullo scandalo Raiset



La Repubblica, 22 novembre:
La struttura Delta
Una versione italiana e vergognosa del "Grande Fratello" è dunque calata in questi anni sul sistema televisivo, trascinando Rai e Mediaset fuori da ogni logica di concorrenza, per farne la centrale unificata di un'informazione omologata e addomesticata, al servizio cieco e totale del berlusconismo al potere.

Voglio Scendere (chiarelettere blog), 22 novembre:
Raiset, uso criminoso
Chapeau. Nemmeno il più feroce demonizzatore, il più accanito antiberlusconiano poteva immaginare la meticolosità , la scientificità , la capillarità del controllo esercitato su ogni minuto, ogni minimo dettaglio di programmazione Rai dagli uomini Mediaset infiltrati da Silvio Berlusconi nel cosiddetto “servizio pubblico”.

Il Manifesto, 23 novembre:
Le notizie nella rete
È vero, sapevamo tutti che la Rainvest è stata la punta di lancia del progetto politico berlusconiano.

La Repubblica, 23 novembre:
Operazione verità
Nel bestiario italiano dei complotti, autentici o fasulli, fanno spesso capolino i ragni, i serpenti e le piovre più o meno gigantesche. La presenza in scena delle iene e degli sciacalli non è abituale, in verità.

Aprile Online, 23 novembre:
Manone e manine sulla Rai
L'informazione indipendente è minacciata non solo da chi vuole uccidere la televisione pubblica, leggi Berlusconi come riportato in questi giorni da "la Repubblica", ma anche dal potere esercitato dai grandi gruppi editoriali: da qualche mese sono scomparsi dai giornali le ipotesi, le proposte e i progetti per togliere una rete al servizio pubblico e una a Mediaste.

La Repubblica, 23 novembre:
I tartufi del giornalismo
Mi rendo conto che è difficile rompere le abitudini mentali, ma questo non è un articolo contro Silvio Berlusconi e la sua parte politica.

L'Unità, 24 novembre:
Che c'è su Raiset?
Ripetono fino allo spasimo le anime belle quanto la storia della «grande ragnatela» Rai-Mediaset fosse cosa risaputa, risaputissima, anzi noiosa, uggiosa.

La Repubblica, 25 novembre:
La miscela esplosiva che incendia il Cavaliere
L'accusa che da sempre e ora più che mai viene lanciata contro Silvio Berlusconi è di essere populista.

Italiapoli (Blog di Oliviero Bea), 26 novembre:
Alla ricerca di una bussola
A una lettura rapida, l’altrettanto rapido capitoletto che avete appena trovato può apparire dedicato soltanto alla tv, o ancor più miratamente alla Rai, e la sua stesura può venir scambiata per una posologia di pillole di antropologia culturale, alta o bassa che sia.

La Repubblica, 26 novembre:
In quel teatrino si decide il voto
Da quando Silvio Berlusconi ha annunciato la sua "discesa in campo", quattordici anni fa, la televisione è divenuta una "arena politica".

L'Unità, 27 novembre:
Strani risvegli
Il fine settimana ha visto quel poco o niente di satira rimasta in tv fare buon uso sia dello scandalo Rai-Mediaset, sia della cosiddetta svolta berlusconiana.

Voglio Scendere (chiarelettere blog), 28 novembre:
Uso criminoso dell'intelligenza
Questa gigantesca stupidaggine che le telefonate tra dirigenti Rai e Mediast (per concordare, ripulire e moltiplicare le inquadrature del Cavaliere) equivarrebbero a quelle fatte tra loro dai direttori dei giornali (per esempio negli anni di Tangentopoli), si configura come un uso criminoso dell’intelligenza di chi legge e di chi ascolta.

venerdì 23 novembre 2007

terza repubblica?





Corriere della Sera, 19 Novembre:
Il mistero del Cavaliere
L'annuncio è clamoroso: Berlusconi, forte del successo ottenuto con la raccolta di firme contro il governo Prodi, è pronto a sciogliere Forza Italia e a fondare un nuovo partito (il «partito del popolo italiano della libertà»), dicendo anche agli alleati: o con me o contro di me.

L'Unità, 19 novembre:
Salviamo Silvio
Sono ore d'angoscia per l'ex capo della Casa della Libertà. Dagli uscisocchiusi di quel condominio allo sbando fuoriescono grida, schiamazzi, lazzi.

Beppegrillo.it, 19 novembre:
Forza Italia si è sciolta da sola
Ho due notizie da darvi, una buona e una cattiva. La prima è che si è sciolta Forza Italia. La seconda è che Berlusconi ha fondato il Partito del Popolo Italiano delle Libertà.

Aprile Online, 20 novembre:
Il Caimano e il Delfino
Il contropiede berlusconiano, operato grazie alla clamorosa quanto repentina nascita del Pdl, scatena la reazione di Alleanza nazionale, che segue unita e compatta il suo capo Gianfranco Fini.

Voglio Scendere (chiarelettere blog), 20 novembre 2007:
Inciucio eterno
Ho fatto un sogno. Anzi ho avuto un incubo: elezioni anticipate del 2009, gli italiani vanno al voto col "nuovo" sistema proporzionale approvato dopo un anno di estenuanti trattative tra il leader del Partito del Popolo, cavalier Silvio Berlusconi, e quello del Partito Democratico, il primo cittadino Walter Veltroni.

Corriere della Sera, 21 Novembre:
Il bipolarismo non si uccide
Come è bello essere un satrapo. In un attimo Berlusconi scioglie il proprio partito (proprio in senso proprio: per dire di sua proprietà).

Il Giornale, 21 novembre:
Per gli ex ragazzi del Msi sdoganati dal Cavaliere torna l'incubo del ghetto
Sarà anche falsa, e quindi non vera, di certo però è verosimile. «Dalle fogne li ho fatti uscire e nelle fogne li faccio tornare». Testo e musica di Silvio Berlusconi.

Voglio Scendere (chiarelettere blog), 21 novembre 2007:
Il Capo e gli adornato
Piacerebbe sapere se dentro al molto agevole (e condonato) condominio di Forza Italia abiti almeno una persona, un uomo o una donna, un giovane, un anziano, un leader o un funzionario, un militante, un onorevole deputato, un senatore, un capo area, un capoufficio, un direttore marketing, un segretario di Circolo non rosso di capelli o addirittura un semplice adornato, che possegga una sua personale (indivisibile, eccentrica, discutibile, diversa) opinione sulle opinioni del Capo.

La stampa, 21 novembre:
Berlusconi, Veltroni e l'ippogrifo
La sortita di Veltroni, raccolta da Berlusconi in questi giorni, ha messo il vento in poppa alle riforme.

venerdì 16 novembre 2007

Il nuovo golpe di Musharraf



Corriere della Sera, 4 novembre:
Musharraf, il fallimento del generale
Il colpo di Stato del generale Pervez Musharraf in Pakistan è davvero molto strano: si tratta, infatti, di un colpo di Stato contro se stesso.

Liberazione, 13 novembre:
Bhutto sfida Musharraf con la "Lunga Marcia".
L'esercito comunista sfuggiva all'accerchiamento del Kuomintang, Benazir Bhutto a quello di Musharraf.

La Stampa, 11 novembre:
Pakistan, l'apertura di Musharraf: "Le elezioni prima del nove gennaio"
Le elezioni in Pakistan si terranno prima del 9 gennaio e a giorni sarà sciolto il Parlamento.

Corriere della Sera, 14 novembre:
«Occidente, sbagli: non sono un dittatore»
Questa volta Pervez Musharraf se la prende direttamente con Benazir Bhutto.

La Repubblica, 14 novembre:
Pakistan, arrestato il dissidente Khan Sky: "Musharraf ha pensato a dimettersi"
E' stato arrestato Imran Khan, l'ex campione di cricket e leader di un partito di opposizione pachistano, apparso oggi a una manifestazione a Lahore per la prima volta da quando dieci giorni fa era riuscito a sfuggire alla polizia dopo l'imposizione dello stato di emergenza del paese.

Il Giornale, 15 novembre:
Ma il generale-presidente non è il male peggiore
E se avesse ragione Musharraf, quando afferma che il ricorso allo stato di emergenza è il modo migliore per salvare il Pakistan dal caos?

La Stampa Video:
Pakistan, scatta la repressione: ondata di arresti

La Stampa Video:
Pakistan, il discorso di Musharraf

Lo scontro tra Juan Carlos e Chavez





Il Corriere della Sera Video:
«Perché non chiudi il becco?»
La lite tra Re Juan Carlos e Chavez dopo che il presidente venezuelano ha dato del fascista all'ex premier Aznar.

Ambasciata cubana in Italia, 10 novembre
Il valore delle idee
Il Che era un uomo d’idee. Con profondo dolore avrebbe ascoltato i discorsi che da tradizionali posizioni di sinistra sono stati pronunciati al Vertice Ibero-americano tenutosi a Santiago del Cile.

Blog di Gennaro Carotenuto, 13 novembre:
Su Chavez e il Borbone; se Allende avesse potuto fare altrettanto!
Provate ad immaginare se Salvador Allende fosse uscito vivo dal golpe dell'11 settembre 1973, se il popolo cileno avesse rovesciato la situazione, sconfitto i golpisti e Don Salvador fosse rimasto legittimamente al governo.

L’Unità, 14 novembre:
Dopo Santiago, l’America Latina chiede conto alla Spagna di Aznar
Il fatto è avvenuto lo scorso fine settimana in chiusura del Vertice Iberoamericano a Santiago del Cile ed è diventato un tormentone anche sul web.

La Repubblica, 14 novembre:
Chavez, nuovo attacco a Juan Carlos "Rivediamo i rapporti con la Spagna"

Hugo Chavez torna a rinfocolare la polemica con il re di Spagna.



giovedì 8 novembre 2007

la questione "sicurezza"

per leggere gli articoli cliccare sul titolo



Aprile Online, 1 novembre:
I mercanti della tragedia
Non è di certo gratificante lo spettacolo al quale stiamo assistendo, la piega che stanno prendendo gli eventi, dettati da un'impudicizia - davvero, impudicizia - e da un modo nuovo di fare politica che non si ferma davanti a niente e nessuno.


Il Manifesto, 3 novembre:
La spallata alla civiltà
La spallata comincia a lasciare segni.


La Stampa, 4 novembre:
Immigrazione, Benedetto XVI: "Garantire sicurezza e accoglienza"
Il Papa invita «chi è preposto alla sicurezza e all’accoglienza» degli immigrati a «garantire i diritti e i doveri che sono alla base di ogni vera convivenza e incontro tra i popoli».


Il Corriere della Sera, 4 novembre:
Fini: impossibile integrarsi con chi ruba
Le accuse di strumentalizzare una tragedia? «Risibili».


Liberazione, 4 novembre:
Italia, porti in Europa un'era di intolleranza
Pubblichiamo amplissimi stralci di questo articolo, che è stato messo ieri in prima pagina, a tutta pagina, dal giornale inglese, di orientamento democratico-liberale, «The Independent».



Il Giornale, 5 novembre:
“I rom? Pochi lavorano Gli altri vivono di furti e prostituzione”
L’espressione degli occhi è quella mite di sempre, ma le parole sono taglienti: «Con i rom dobbiamo darci una regolata».



Voglio Scendere (chiarelettere blog), 6 novembre:
Destra
La cosa più irritante di questi giorni insanguinati sono le facce dei capi della destra che sfilano in tv con cupi sorrisi e una soddisfazione implosa che irrigidisce i loro sguardi, tipo: lo sapevamo che sarebbe finita così.

La Stampa, 7 novembre:
"Sull'allargamento siamo stati precipitosi"
Anche se non lo dice apertamente, Carlo Azeglio Ciampi soffre quando, di volta in volta, sente attribuire all’unificazione europea la responsabilità di questo o quel problema.

martedì 6 novembre 2007

nuovi muri

“L’uomo è lupo all’uomo”. Viene alla mente la cruda espressione di Hobbes dopo i tragici fatti di Roma. La vittima, Giovanna Reggiani, era dedita al volontariato ed attenta agli emarginati. Per un crudele contrappasso, è un giovane segnato con il marchio della marginalità, il romeno Nicolae Mailat, ad essere accusato di averla ferocemente uccisa. Inquieta la lettura dei giornali. Ieri, la notizia del pestaggio di alcuni immigrati. Romeni. Scelti a caso. E’ una società lacerata, la nostra, in cui soffiano i venti dell’insicurezza e del pregiudizio. Non c’è niente da eccepire se misure severe sono adottate per garantire la sicurezza. Chi delinque sia perseguito. Se ci sono espulsioni da fare, le si facciano. Ma dobbiamo fare attenzione a che muri invisibili non si ergano a dividere, dall’interno, la nostra società e una parte dell’Europa dall’altra. Venerdì prossimo, il Consiglio regionale ricorderà l’anniversario della caduta del Muro di Berlino. La libertà di movimento allora (ri)guadagnata e facilitata dall’allargamento dell’ Unione europea è un patrimonio da non svilire. Si introducano, se necessario, restrizioni atte a tutelare la comune convivenza.La legalità deve essere garantita. Ma non a scapito dei diritti umani. Ci sono immigrati che delinquono, è vero. Ma la responsabilità penale è individuale e non vanno colpevolizzate intere comunità. Non si ricorderà mai abbastanza, d’altra parte, la consistenza che ha la delinquenza di origine nostrana. O il numero elevato di omicidi, semplicisticamente classificati come manifestazioni di raptus, consumati tra le mura domestiche. In un periodo in cui l’intolleranza rialza ovunque la testa ed in cui negli Stati Uniti riemerge il simbolo del cappio del Ku- Klux- Klan, è bene ricordare che le parole sono pietre. Da usare con senso di responsabilità. Giovanni Gumiero, il marito della povera donna assassinata, durante la cerimonia ecumenica (Giovanna era valdese) di commiato, ripeteva: “Non è giusto, non è giusto”. Ha detto:“Lotterò per la verità”. Ma, insieme al padre della moglie, ha ribadito che bisogna distinguere le persone: “ un rom da un rom, un romeno da un altro romeno, un italiano da un altro italiano”. In un momento in cui le ragioni della convivenza sembrano smarrirsi, le loro dignitose parole sono un esempio di lucidità e di grande umanità.

Severino Saccardi
Direttore di “Testimonianze”
Consigliere regionale della Toscana
Firenze, 5 novembre 2007
Pubblicato da “Il Firenze” con il titolo: “Legalità, ma basta con i muri”

venerdì 2 novembre 2007

il punto sull'Iran



Aprile Online, 20 ottobre:
Iran, l'abbandono di Lariani
Il capo negoziatore iraniano sul nucleare, Ali Larijani, si è dimesso oggi, nel momento in cui si avvicina ad un punto critico il braccio di ferro con l'Occidente e diverse iniziative in campo internazionale sembrano indicare possibili novità per le prossime settimane.
(leggi l'articolo)


Il Corriere della sera, 24 ottobre:
Nucleare, incontri con Prodi «facilitatore» Teheran: "Risoluzioni Onu carta straccia"
Il cammino verso la soluzione della crisi nucleare con l'Iran passa da Roma.
(leggi l'articolo)


Aprile Online, 28 ottobre:
Rullano i tamburi di guerra
Stanno accadendo cose strane. Il presidente americano dice che siamo sull'orlo della terza guerra mondiale.


Il Giornale, 29 ottobre:
Iran, i pasdaran minacciano: attacchi suicidi nel Golfo
Dopo il rafforzamento delle sanzioni Usa contro i pasdaran, un alto responsabile dei Guardiani della Rivoluzione iraniani, Ali Fadavi, ha lanciato un avvertimento su possibili attacchi suicidi nel Golfo condotti dai «bassidjis» (esercito irregolare) in risposta all’aumento delle tensioni con gli Stati Uniti.